L’isola di Gran Canaria presenta a grandi linee la forma di un cono piramidale il cui punto più alto è situato al centro dell’isola, il Pico de las Nieves a 1949 metri di altitudine.
Tra i luoghi più belli e interessanti da vedere a Gran Canaria ci sono:
Las Palmas di Gran Canaria: E’ una grande città a Nord dell’isola. Fu fondata il 24 Giugno 1478. All’arrivo di Colombo il piccolo e vivace centro storico era già esistente. La conquista spagnola le diede benessere e ricchezza, ciò attirò l’attenzione di pirati e bucanieri infatti fu anche saccheggiata da Francis Drake. Diventò capoluogo nel 1927. Dopo alterne fortune, negli anni '60, ebbe inizio il boom turistico e, da citta portuale, si trasformò in una metropoli di 400.000 abitanti. Il porto della città favorisce grandi attività commerciali essendo il porto principale delle Canarie. E’ una città dall’ambiente cosmopolita, con un centro storico molto bello costituito da due quartieri: Vegueta e Triana. Vegueta è il più antico e ricco di edifici storici con residenze di epoca coloniale. Un bellissimo esempio di architettura canaria è la Casa museo de Colon. Fu costruito intorno a due patios sormontati da balconi, al piano terra ci sono fontane, palme e pappagalli. L’esterno mostra ricchissime elementi in stile plateresco, che simula l’argento cesellato e lo rendono un’opera d’arte. Nonostante il nome, gli oggetti in mostra risalgono al periodo in cui la casa era la residenza dei primi governatori. Il museo è suddiviso in quattro sezioni, ognuna dedicata a un tema. Importante è visitare la maestosa Cattedrale di Santa Ana. Iniziata nel XV sec. la sua costruzione durò 350 anni. La facciata è neoclassica con colonne simili a palme da datteri, ma nell’interno lo stile è gotico atlantico. Qui si possono ammirare diversi quadri del pittore del XVIII sec. Juan De Miranda, il più famoso dell’isola. Fra i tanti musei uno dei più interessanti è il Museo Elder de la Ciencia y la Tecnologia. Modernissimo, è pieno di strani congegni. E’ ubicato in un magazzino portuale ristrutturato. Offre la possibilità di provare a sentirsi pilota di un aereo supersonico, o assistere al lancio di un satellite ed altre sensazioni uniche e irripetibili.
A circa 9 km.,a sud ovest della città, si trova il Jardin Botanico Canario Viera y Clavijo, il più grande della Spagna. Ha una superficie di 27 ettari. Ospita moltissime specie floreali originarie di ogni isola, alcune a rischio d’estinzione.
Telde: è la seconda città dell’isola. Ha un bel centro storico con stradine acciottolate fiancheggiate da case imbiancate a calce, su cui spicca il verde di buganvillee fiorite. E’ famosa perché produce strumenti a corda, soprattutto il Timple, una piccola chitarra a 5 corde, simile all’ukulele, che è il simbolo musicale dell’isola. Nella basilica de San Juan oltre ad una splendida pala d’altare con scene della vita della Vergine c’è una statua di Cristo molto particolare realizzata dagli indiani del Messico con pannocchie. Alta 1,85 m. pesa solo 7,5 Kg. Nell’area del comune si trova l’aeroporto di Las Palmas.
A sud di Teide separate dal Barranco de Guayadeque si trovano: Ingenio, rinomata per le sue ceramiche e Aguimes che ha il centro storico più pittoresco dell’isola. Molto bella la chiesa di San Sebastian in stile neoclassico con la cupola che ospita 12 finestre che simboleggiano gli apostoli.
Il Barranco de Guayadeque: è una serie di crinali irregolari, coperti per quasi tutto l’anno, da una lussureggiante vegetazione. Molto suggestivo in primavera per la fioritura dei mandorli. All’interno di una caverna fu costruito Il centro de Interpretacion, un’esposizione dedicata ai primi abitanti . Molto suggestiva la mummia trovata in una grotta della gola nel XIX sec.
San Bartolome’ de Tirajana: una città che vanta una bella chiesa della fine del VII sec. con splendide finestre istoriate. Un altro pittoresco villaggio sito in una valle ricca di palme è Santa Lucia de Tirajana. Qui fu costruito 50 anni fa il Castello della Fortaleza. Molto originale per la sua bizzarra, architettura, fu l’abitazione dell’archeologo, scrittore, artista e collezionista Vicente Sanchez Arana. Ora è un museo privato; ospita interessanti reperti guanci, fra cui una statuetta, raffigurante un idolo femminile, di cui esiste solo un altro esemplare in Francia. Via via che ci si sposta nell’interno dell’isola, il clima diventa sempre più umido e il paesaggio più verde.
Nella zona di maggiore altitudine si trovano i paesi di Artenara, una località adatta agli appassionati di archeologia. Infatti si trova il sito archeologico di Acusa: un agglomerato di caverne usate dai primitivi come abitazione o grotte funerarie e la Caverna de Caballero, rifugio di pastori aborigeni, con caverne ricche di simboli molto singolari. Molto particolare è l’Eremo della Vergine della Cuevita risalente al XVIII sec. ricavato all’interno di una rupe dove tutti gli elementi per il culto: pulpito, altare, confessionale e coro sono scavati nella roccia.
Tejeda: un paesaggio spettacolare di vette aspre e gole profonde, un villaggio collinare con tortuose stradine su cui si affacciano i tipici balconi. A Tejeda si trova un bellissimo giardino dedicato alle piante officinali. A Ovest di Tejeda si erge il Roque Bentayga di 1404 m. di altitudine. Ha nei suoi dintorni varie testimonianze dei guanci. In direzione sud-est da Tejeda a 15 Km.si arriva a Pico de las Nieves la vetta più alta dell’isola con i suoi 1949 m. e ci si avvicina allo spettacolare Roque Nublo, uno dei simboli più importanti di Gran Canaria. Sembrano tre pilastri fatti per essere più vicini al cielo. Poco distante c’è Cruz de Tejeda, questo luogo prende il nome da una croce grigio-verde che indica il centro geografico di Gran Canaria. Da qui partono i Caminos Reales che attraversano l’isola. Dai punti panoramici si possono ammirare le più belle attrattive naturali dell’isola, e, se è sereno, il Teide.
A Nord- Ovest dell’isola ,spostandosi verso l’interno si incontra Arucas detta “la perla di Gran Canaria”. Una tranquilla cittadina con eleganti edifici storici in stile coloniale. Splendida la Iglesia de San Juan in stile neogotico ,simile alla Sagrada Familia di Barcellona, fu progettata dal catalano Manuel Vega j March contemporaneo di Gaudì. Iniziata nel 1906 su un sito dove in altri tempi sorgeva un eremo, fu ultimata 70 anni dopo. All’interno c’è un Crocifisso italiano del XVI sec. appeso sull’altare, un “ Cristo giacente” in legno, e tre splendidi rosoni.
Incantevole è Il Jardin de la Marquesa o Giardino delle Esperidi con oltre 2500 specie di piante, alberi, palme australiane altissime, cactus secolari, una serra per i banani, un laghetto con le ninfee, piazzette e panchine che invogliano a sostare per un piacevolissimo relax.
Gli amanti del trekking potranno godere di un appagante panorama scalando il monte Arucas.
Vicino Arucas si trova il Cratere di Bandama di circa un Km. di diametro, testimone dell’attività vulcanica dell’isola.
Percorrendo da Arucas 13 Km. di una strada che costeggia il fianco della montagna e offre una vista magnifica sulla costa settentrionale, si arriva a Moya .Una piccola città con case in stile canario tradizionale. E’ situata su un’altura circondata da strapiombi. La natura mostra tutto il suo splendore nel bosco di “los Tiles”,la cui vegetazione ricopriva un tempo l’intera vallata. A breve distanza sorge Santa Maria de Guya pittoresca cittadina dove per un periodo visse Camille Saint-Saens, compositore francese che suonava l’organo. Nel XVIII sec. la città fu devastata dalle locuste e gli abitanti, per scongiurare questo flagello, invocarono la Vergine. Tuttora si celebra la ricorrenza di questo evento con una suggestiva e festosa cerimonia. Nei pressi si trova il Cenobio de Valeron, un sito archeologico di natura vulcanica. Comprende 350 grotte e cavità collocate su pendii ripidi, collegate da gradini e passerelle, usate in epoca preispanica per stivare cereali.
Galdar: antica capitale del regno dei Guanartematos, tribù del Nord dell’isola. Molto bello il centro storico ricco di monumenti barocchi e neoclassici. Ha delle piacevolissime spiagge. Qui si trova il parco archeologico La Cueva Pintada, tornato alla luce dopo molti secoli e un lungo lavoro di scavo durato 24 anni. E’ una grotta artificiale, forse un luogo per scopi pubblici, con motivi geometrici incisi nella pietra e pitture murali. Per visitare le grotte si cammina su passerelle sopraelevate dalle quali si vedono i resti delle abitazioni scavate nella roccia. Visitando lungo la costa il sito di Guancha, si intuisce facilmente che i nativi usavano scavare veri e propri villaggi nella montagna collegati da una rete di sentieri che favorivano le comunicazioni tra le zone residenziali e le zone di lavoro. A sud-ovest di Galdar sorge Agaete, una verde cittadina con architettura in stile canarico.
Maspalomas e Playa del Ingles: due famosissime città turistiche frequentate soprattutto da nordeuropei. L’unica attrattiva naturale sono le dune che si innalzano subito dopo la spiaggia per 400 ettari. La parte centrale è dichiarata riserva naturale. Qui tutto è rivolto e in funzione del turismo.
Puerto Rico e Arguineguin: località prettamente turistiche, per cui, solo alcune aree, nella zona portuale, mostrano che un tempo Arguineguin era un piccolo villaggio di pescatori.
Patalavaca: un villaggio di pescatori, ora fornito di molte infrastrutture per i numerosi turisti che ritrovano il fascino originale e l’atmosfera rilassante delle Canarie.
Anche Amadores Tauro e Taurito sono nuclei turistici dove il sole splende praticamente tutto l’anno. Spiagge bellissime, vista sull’oceano e tanta tranquillità per trascorrere periodi completamente privi di stress.
Mogan: una cittadina tranquilla tra le montagne, in una splendida posizione.
Puerto de Mogan: un tratto di costa frastagliata che ricorda come era il luogo prima dell’avanzata turistica. Il piccolo porto è molto gradevole con incantevoli ponti sui canali, bassi palazzi con balconi in ferro battuto, decorazioni vivaci e buganville. Il tutto rende l’atmosfera suggestiva ed elegante per questo motivo è anche chiamata la “piccola Venezia”