Le popolazioni delle Isole Canarie erano già conosciute prima della conquista europea come guanches, nonstante ogni popolazione di ogni isola avesse la sua denominazione.
Canari (Gran Canaria), Majos (Fuerteventura e Lanzarote), Benahorita (La Palma), Bimbaches (El Hierro) e Guanches (Tenerife). Gli antichi abitanti delle Canarie avevano molto in comune con le tribù berbere del nord Africa.
Le isole erano già note per i testi romani risalenti a Plinio il Vecchio, ma probabilmente erano già state visitate dai Fenici. Nel primo documento scritto da Plinio il Vecchio si narra del viaggio di Re Juba II di Mauritania nelle isole chiamate Fortunatae, attuali Canarie.
I Romani diedero un nome a ciascuna isola: Nivaria (Tenerife), Canaria (Gran Canaria), Pluvialia (Lanzarote), Ombrion (La Palma), Planasia (Fuerteventura), Iunonia (El Hierro) e Capraria (La Gomera).
Per mille anni, tra il IV e XIV secolo, le isole sembrarono scomparire dalla storia. Nel medioevo furono visitate dagli arabi and enl XIV secolo furono riscoperte. Numerose furono le visite di maiorchini, genovesi e portoghesi.
La conquista delle Isole Canarie terminò nel 1496. Da quel momento, le isole iniziarono a seguire la corrente culturale europea. I riferimenti politici, sociali, economici e culturarli divennero quelli del regno di Castiglia e la sua storia collegata a quella della corona spagnola.
Nella metà del XVI secolo, la popolazione non raggiungeva i 35.000 abitanti ed era concentrata principalmente nelle isole di Gran Canaria e Tenerife.
Nel XVII secono ci fù differentemente da ciò che accadeva nella spagna peninsulare, un periodo di crescita demografica.
Nel XVIII secolo la crescita demografica continuò specialmente nelle isole orientali, perchè in quelle occidentali si soffriva per gli effetti della crisi del vino che spinse molte persone ad emigrare in America.
La società canaria post colonizzazione presentava le caratteristiche delle società europee: maggioranza di contandini, generalmente senza terra, privilegi per i le elite nobiliari ed ecclesiastiche ed esistenza della schiavitù. I nobili erano rappresentati dai discendenti di chi aveva condotto la conquista. Il loro poter economico derivava dal possesso di grandi territori e dalle esportazioni di prodotti come zucchero e vino. Controllavano il poter politico e militare e crearono dei gruppi chiusi, nonostante avessero accordi con la borghesia che in prevalenza costituita da persone di origine straniera.
Durante il XVI e XVII secolo si stabilirono numerosi ordini religiosi.
Una conseguenza diretta della inclusione nel regno di Castiglia, fu il partecipare a diversi conflitti internazionali. le Canarie erano una base fondamentale per le comunicazioni con l'America, da dove venivano importanti l'oro e l'argento che permisero il protrarsi dell'egemonia della corona di Castiglia in Europa, per tutto il XVI e buona parte del XVII secolo.
Le isole furono per secolo bersaglio di attacchi da parte dei pirati.
Per questa ragione vennero costruiti numerosi fortezze e castelli sulle coste mentre i principali nuclei abitativi venivano costruiti nell'interno delle isole.
All'inizio del XX secolo, è importante ricordare l'introduzione per gli Inglesi della coltivazione della banana, controllata da società inglesi dato che era in principale mercato d'acquisto. Gli inglesi investirono anche nei porti di Santa Cruz di Tenerife e nel porto de la Luz di Las Palmas di Gran Canaria, importanti in vista della colonizzazione dell'Africa.
La rivalità tra le elitè delle città di Santa Cruz di Tenerife and Las Palmas di Gran Canaria per diventare capitale portò alla divisione dell'arcipelago in due province.
Dagli anni ’70 è iniziato un periodo di cambiamento nell'economia per la crescita del turismo.
Da questo momento l'agricoltura e l'allevamente iniziarono a perdere di importanza, a parte la coltivazione delle banane e dei pomodori destinati all'esportazione.