La Palma offre numerosi paesaggi, grandi boschi di allori e numerosi sorgenti di acqua.
I luoghi più interessanti, naturalistici e culturali, de vedere a La Palma sono:
Santa Cruz de La Palma: capoluogo storico dell’isola, si estende lungo la costa fiancheggiata da colline verdeggianti. Tutta la città può essere considerata monumento storico e artistico. Nel XVI sec. i suoi cantieri navali si imposero come i migliori per la qualità del legno impiegato per la costruzione delle navi. L’edificio più importante è l’Ajuntamiento costruito nel 1559.
Di stile rinascimentale con, al piano terra bassorilievi sulla facciata e all’interno soffitti in legno e affreschi.
Interessante , dal punto di vista artistico, la Iglesia de Santo Domingo che ospita un’importante collezione di dipinti fiamminghi. Nella città troneggia il Castillo de Santa Catalina, un forte costruito per difesa dalle incursioni dei pirati. Il Museo Navale è ospitato in una struttura che è la copia della nave Santa Maria, ammiraglia delle caravelle di Cristoforo Colombo. E’ chiamata “ El barco dela Virgen”. Sul lungomare si affacciano i tradizionali balconi canarici di una serie di bellissime case antiche, molte del XVI sec.
Parco Ecologico Belmaco: i primi petroglifi dell’arcipelago furono rinvenuti in questo sito nel 1752. Complicati disegni geometrici e spirali,forse simboli religiosi, incisi sulle pareti delle grotte, risalenti al 150 D.C. Furono abitate dalle tribù Benohoare.
Villa de Mazo: un villaggio dalla tranquilla atmosfera, circondato da vulcani spenti coperti di vegetazione. Famoso per i sigari e i suoi vini. Si incontra una imponente chiesa: Templo de San Blas. Una imponente chiesa del XVIsec. Sorge su una piazza che si affaccia sull’oceano. All’interno si trovano una pala d’altare e molte opere d’arte barocca.
Los Tiles: dichiarata nel 1983 “Riserva della biosfera”. 140 kmq di lussureggiante foresta pluviale con la più vasta laurosilva dell’isola. La flora e la fauna , in questa foresta è eterogenea e la riempie di vita. Ci sono percorsi che l’attraversano. Il più corto, con una salita piuttosto ripida, porta al mirador Topo de Las Barandas che offre la indimenticabile vista della gola fuori della riserva. Costeggiando la gola si arriva alle sorgenti Marco Y Cordero. Il sentiero è su un terreno roccioso di origine vulcanica, attraversa una decina di gallerie molto umide, prosegue costeggiando alcune cascate e attraversa la foresta.
Parco Culturale della Zarza: in questo parco di 1,5 Km sono state rinvenute moltissime incisioni rupestri a motivi geometrici del periodo preispanico in ottimo stato di conservazione.
Fuencaliente: pincipale località turistica dalle molte attrattive balneari e vulcaniche. Il nome deriva dalla presenza di sorgenti termali, le cui acque un tempo si credeva potessero guarire la lebbra. Furono sepolte nel XVII sec. da una forte eruzione vulcanica , per cui non è più possibile vederle. In questo sito si trovano numerosi coni vulcanici, molti in perfetto stato come quello di El Bucaro che conserva colate di grande bellezza. La testimonianza che il territorio porta di antiche e recenti eruzioni lo rende uno dei paesi più pittoreschi de La Palma.
La Caldera de Taburiente: dichiarata parco nazionale nel 1954,è una colossale meraviglia della natura. Uno dei più grandi “crateri del mondo con 10 km di diametro e una profondità di 1500 m.". Circa la sua origine, gli studi propongono due teorie. Una parla dell’implosione di un vulcano spento franato su se stesso, l’altra sostiene che una gran massa sia stata sollevata fino a 3000m. ad opera di una serie di vulcanisottomarini. In entrambi i casi l’erosione e il tempo geologico, hanno scavato trasformando questa cavità in un cratere a forma di ferro di cavallo, con sbocco al mare per la gola di Las Angustias.
All’interno della caldera è ospitata una grandissima varietà di vegetali : pini canari, felci di ogni tipo, erica, faggi e tante altre specie. E’ attorniata da un anfiteatro di montagne spesso coperte di neve. Da sorgenti, cascate, rocche sgorgano acque pure e limpide usate per il consumo umano e l’irrigazione. Purtroppo l’erosione è continua e spesso si verificano frane e cedimenti di roques, colonne di roccia vulcanica. Questo fenomeno è ben visibile nei pressi del Mirador de la Cumbrecita dove si vede aggrappata alla collina una ragnatela di radici dei pini che svettano in cima, un tempo saldamente piantati nel suolo. Dentro la caldera si trova il monolito Idefe, un altare dei primitivi indigeni per il culto del dio Abora.
Roque de Los Mucachos: alto 2426 m, è la vetta più alta dell’isola. Qui si trova il complesso di osservatori di astrofisica più importante di tutto l’emisfero nord.